LA STORIA DELL’UOMO CHE SI DIMENTICÒ DI ESSERE STRESSATO

by 31 March 2021Benessere, Chiarezza mentale2 comments

Lo Zen, la filosofia Tao e Google su questo sembrano essere concordi: uno dei segreti della felicità è racchiuso nel mantra “vivere nel presente”.

C’è molto di vero in questa affermazione: il qui ed ora è l’unica realtà. Il resto si manifesta nella nostra testa sottoforma di ricordi pescati dal passato o di aspettative disegnate sul futuro. Eppure passato e futuro non esistono. Certo, il passato può essere accaduto più o meno così come lo ricordiamo e le sue conseguenze possono riflettersi anche nel presente. Se ieri ho rotto un bicchiere, lo stesso bicchiere si presenterà oggi sotto forma di schegge di vetro. Ma il punto è proprio questo: “lo stesso bicchiere”, quello intero, quello vero non esiste più se non nei nostri ricordi. E questi ricordi ci causano sofferenza, quando ad essi associamo pensieri di sofferenza, come per esempio “peccato, era un bicchiere così bello” oppure “che tristezza, non potrò più usarlo” o ancora “dovrò spendere soldi per comprarne uno nuovo!”.

L’UOMO CHE DIMENTICÒ DI ESSERE STRESSATO

Capisci dove voglio andare a parare? No? Allora permettimi di raccontarti una storia, la storia dell’uomo che si dimenticò di essere stressato. È una storia vera, io ne sono testimone. Quest’uomo lo chiameremo Carlo, vive nella Franconia Centrale ed è ancora oggi dotato di una spiccata capacità di vivere nel momento presente.

Questa capacità si manifestò, tra le altre volte, durante due settimane per lui, a suo stesso dire, intense e stressanti: più di dieci ore di lavoro al giorno dedicate a progetti dalle scadenze improrogabili, sonni disturbati, mente costantemente occupata dalla prossima lista di cose da fare e chi più ne ha più ne metta.

Sopravvissuto alla prima settimana, una sera a cena Carlo mi annunciò che quel week-end sarebbe andato in montagna a camminare, per giunta con un amico che in quanto a rapporto “tempo per metri di altitudine percorsi” non le manda a dire. Io, incredula e del tutto in buona fede avanzai un’obiezione: “Ma… Non preferiresti fare cose tranquille, considerando che sei un po’ sotto stress?”.

La risposta mi spiazzò: “Sotto stress? Ne sei sicura? Io non mi sento affatto stressato!”. Calendario alla mano ripercorremmo insieme lo svolgersi degli eventi. Con sua sorpresa Carlo dovette constatare che, sì, stava vivendo due settimane stressanti, intense o faticose che dir si voglia. A quanto pare però lui se ne era semplicemente… dimenticato!

Questa è la storia di Carlo, l’uomo che si dimenticò di essere stressato. Che sia andato o meno in montagna onestamente non ricordo e comunque è di poco peso per queste righe. Io voglio attirare la tua attenzione su ciò che è accaduto nella sua mente. Erano due settimane in cui aveva dormito poco, lavorato molto e pensato al lavoro quasi incessantemente. Eppure in quel momento nella sua testa vi era solo una domanda:

“Adesso, come mi sento?”

In quei quindici giorni che stendono me al solo pensiero, lui si sentiva ancora capace di muovere mari e monti. Per questo aveva preso in considerazione l´idea di un fine settimana a rincorrere cime e forcelle alpine. Vuoi conoscere il suo segreto?

L’UNICA COSA CHE CONTA: IL MOMENTO PRESENTE

Non conta cosa hai sperimentato l’anno scorso, l’altro ieri o un minuto fa. Solo ciò che succede in questo preciso istante è reale. Il resto è qualcosa che in fondo non esiste, è l’ostinato ricordo del bicchiere, quando sul pavimento non ci sono che schegge di vetro. Non dimenticarti di questo.

Apriti, invece, alla possibilità di dimenticarti di ciò che è passato e fatti guidare nelle tue azioni dall’unica cosa che conta: come ti senti nel momento presente. Chiediti:

“Adesso, come mi sento? Qui ed ora, cosa provo? Cosa desidero fare?”

Con tua sorpresa, forse tra il bisogno di tranquillità, di silenzio stampa oppure di qualche ora di sonno in più, sperimenterai la libertà da ciò che era e la leggerezza di ciò che è. Qualcosa, in fondo, di molto simile alla felicità.

Ti è piaciuto questo articolo? Vuoi farmi sapere cosa hai provato facendoti l’unica domanda che conta? Commenta l´articolo qui sotto, sarà un piacere cominciare una conversazione con te.

Alla prossima!

Anna